1.95M
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Storia della Curia romana Roberto Regoli

1.

Storia della Curia
romana
Roberto Regoli

2.

Giovanni Paolo II (19782005)
• Riprese le linee di cambiamento di Paolo VI
• 5-9 novembre 1979 adunanza plenaria del Sacro
Collegio. Nella sua relazione sulla Curia Romana il
Segretario di Stato Agostino Casaroli aveva poste ai
cardinali i seguenti quesiti:
o a) Se, nel suo insieme, l’attività della Curia, nella configurazione ad essa
data dal Santo Padre Paolo VI, anche in risposta ai voti del Concilio
Ecumenico Vaticano II, possa considerarsi adeguata ai bisogni e alle
attese della Chiesa universale.
o b) Se e quali suggerimenti possano essere presentati al Santo Padre per
correggere eventuali insufficienze e migliorare - sotto i differenti aspetti
sopra accennati - le strutture, il funzionamento e l’attività della Curia
Romana nel suo complesso.

3.

Giovanni Paolo II
Nuovi organismi
o Pontificio Consiglio per la Cultura(1982)
o Pontificio Commissione per i beni culturali della Chiesa (1983)
o Pontificio Consiglio per gli operatori sanitari (1985)
• Nuova struttura della Congregazione delle cause
dei Santi (1983)

4.

Lavori in corso…
• riunione plenaria dei Cardinali (1979)
• riunione dei Capi dei dicasteri (1982) e dei responsabili
di vari organismi
• "Documento Onclin" (anni ‘70), frutto della Commissione
di studio di Paolo VI (1974-1978)
• Seconda riunione plenaria dei Cardinali (1982)
• Commissione (novembre 1983)
Presidenza del Cardinale Aurelio Sabattani, Prefetto del Supremo Tribunale della
Segnatura Apostolica; membri : Edouard Gagnon, Rosalie Castillo Lara, Giovanni
Coppa, Zenon Grocholewski, Giovanni Marra e Arcangelo Ranaudo.
La Commissione fu incaricata dal Pontefice di procedere ad una più
approfondita revisione della costituzione apostolica Regimini Ecclesiae universae
alla luce di quanto emerse nell'ampia consultazione
Schema legis peculiaris de Curia Romana (1985)

5.

• Commissione cardinalizia (1986) per la
rielaborazione del testo della costituzione
apostolica alla luce dei pareri e delle proposte
presentati: Sebastiano Baggio (presidente), Opilio
Rossi, Francis Arinze; Edouard Gagnon, Rosalio
Castillo Lara, Alfons Stickler

6.

Giovanni Paolo II
Costituzione Pastor Bonus (1988 )
1 Segreteria di Stato
9 Congregazioni
12 Pontifici Consigli
3 Tribunali
3 Uffici
Altre istituzioni in Curia
Esistono altre istituzioni legate alla Santa Sede, ma che non sono considerate
Curia in senso proprio
o
o
o
o
o
o
Dottrina della fede, Chiese Orientali, Culto divino e disciplina dei sacramenti, Cause
dei Santi, Vescovi (da cui dipende la Commissione per l’america Latina),
Evangelizzazione dei Popoli, Clero (da cui dipende la Commissione sul patrimonio
storico-artistico), Istituti di vita consacrata e società di vita apostolica, Seminari e
istituti di studio Educazione cattolica
Laici, Unità dei cristiani, Famiglia, Iustitia et Pax, Cor Unum, Migranti e itineranti,
Operatori pastorali, Intepretazione dei testi legislativi, Dialogo interreligioso, Dialogo
con i non credenti, Cultura, Comunicazioni sociali
Penitenzieria Apostolica, Segnatura Apostolica e Rota Romana
Camera Apostolica, Prefettura per gli Affari economici della Santa Sede,
Amministrazione del patrimonio della Sede Apostolica, Prefettura del Palazzo
Apostolico
Prefettura della Casa Pontificia; Ufficio delle Celebrazioni liturgiche del Sommo
Pontefice; Sala Stampa; Ufficio Centrale di Statistica della Chiesa
Esempi: Archivio Segreto vaticano o Elemosineria Apostolica (Ufficio per la carità del
papa)
Alcune Congregazioni cambiano di nome

7.

... la Curia romana è sorta per un solo fine: rendere
sempre più efficace l'esercizio dell'ufficio universale di
pastore della Chiesa, che lo stesso Cristo ha affidato a
Pietro ed ai suoi successori, e che di volta in volta è
cresciuto a dimensioni sempre più vaste
(Pastor Bonus, Introduzione, n.3)
La Curia romana è l'insieme dei dicasteri e degli
organismi che coadiuvano il romano Pontefice
nell'esercizio del suo supremo ufficio pastorale per il
bene e il servizio della Chiesa universale e delle
Chiese particolari, esercizio col quale si rafforzano
l'unità di fede e la comunione del Popolo di Dio e si
promuove la missione propria della Chiesa nel
mondo.
(Pastor Bonus, art. 1)

8.

Cosa è un Pontificio
Consiglio?
• I Pontifici Consigli hanno lo scopo di focalizzare i
compiti delle Congregazioni romane in settori
specializzati, dove la promozione, la guida e la
riflessione sono considerate più necessarie
• I Pontifici Consigli vanno al di là delle divisioni
settoriali delle Congregazioni tradizionali,
abbracciando una visione più globale
• Spesso le loro attività vanno oltre i limiti della
comunità ecclesiale cattolica

9.

• Seppur sono stati dichiarati su un piano di parità
giuridica con le Congregazioni, i Pontifici Consigli
non hanno il loro medesimo potere di governo, pur
avendo un'amministrazione autonoma
• Il Pontifici Consiglio per i laici è l'unica eccezione a
questa regola, dal momento che ha un potere
reale di governo sui suoi sudditi

10.

Struttura di un Pontificio
Consiglio
• A capo: presidente (cardinale o arcivescovo)
• Segretario o vice presidente: un vescovo o un
chierico
• Sottosegretario: chierico o laico

11.

Caratteristiche della
riforma del 1988
• Aspetti Pastorali
• La Segreteria di Stato si rafforza (ulteriormente)
o
o
I sezione «affari generali»
II sezione «rapporti con gli Stati» (già Consiglio per gli Affari pubblici della Chiesa)
• In continuità con la riforma di Pio X e Paolo VI, la Segreteria di
Stato diviene sempre più l’organismo centrale della Curia
o
o
Assorbe le competenze di altri uffici o Congregazioni
Supervisiona il lavoro di altri dicasteri
• Un significativo ambito di autonomia è mantenuto dalla
Congregazione per la dottrina della fede

12.

Caratteristiche della
riforma del 1988
• La Curia romana è concepita e rinnovata secondo
una ecclesiologia di comunione
• Lo stile personale di Giovanni Paolo II: preferisce un
tipo di governo per delega, dopo aver fornito gli
indirizzi di massima

13.

Continuo rinnovamento
• Commissione Ecclesia Dei (1988) con il compito di collaborare con i
Vescovi, con i dicasteri della Curia Romana e con gli ambienti interessati, allo
scopo di facilitare la piena comunione ecclesiale dei sacerdoti, seminaristi,
comunità o singoli religiosi e religiose finora in vario modo legati alla Fraternità
fondata da Monsignor Marcel Lefebvre, che desiderano rimanere uniti al
Successore di Pietro nella Chiesa Cattolica.
• Ufficio del lavoro(1989)
• Uniti in un unico dicastero i Pontifici Consigli per la
cultura e il dialogo con i non credenti (mantenendo
semplicemente il nome del primo dicastero)(1993)
• Pontificia Commissione per i beni culturali della Chiesa
(rendendola indipendente dalla Congregazione per il
Clero) (1993)
Pontificia Accademia delle Scienze Sociali (1994)

14.

Commissioni e Comitati
Pontificie commissioni:
1. Pontificia Commissione per i beni culturali della Chiesa, che ha il compito di
presiedere all’animazione delle attività che nella Chiesa si compiono per la
conservazione, la fruizione e la produzione dei beni culturali della comunità ecclesiale.
2. Pontificia Commissione di Archeologia Sacra.
3. Pontificia Commissione Biblica.
4. Pontificia Commissione per la revisione ed emendazione della Vulgata.
5. Pontificia Commissione Ecclesia Dei istituita (1988)
Altre Commissioni e Comitati:
1. Commissione Teologica Internazionale.
2. Pontificio Comitato per i Congressi Eucaristici Internazionali.
3 Pontificio Comitato di Scienze Storiche.
4 Comitato del Grande Giubileo dell’Anno 2000.
5, Archivio dell’Archivio de Concilio Vaticano II.
6. Commissione per gli Avvocati.
7. Commissione disciplinare della Curia Romana.

15.

Perché 3 riforme generali
in meno di 1 secolo?
• Consapevolezza dei papi di una certa sclerotizzazione
della macchina curiale
• I papi riformano la Curia, ma la struttura generale
rimane la stessa (Segreteria di Stato, Tribunali,
Congregazioni, Consigli e Uffici) e viene sempre
giudicata inadeguata!
• Fondamentalmente c'è una questione metodologica.
Ogni riforma corrisponde ad una visione ecclesiologica
o Nel XX secolo le riforme hanno avuto un approccio monarchico (lontano dalla
vecchia collegialità presente in Curia), ma la Chiesa va in un'altra direzione
(collegialità)

16.

Benedetto XVI
Riorganizzazione delle competenze dei dicasteri
vaticani
o Pontificia Commissione Ecclesia Dei (sotto la Congregazione per la
dottrina della fede)
o Pontificia Commissione per i beni culturali della Chiesa (sotto il Pontificio
Consiglio per la Cultura)
o Congregazione per il culto divino e la disciplina dei sacramenti
o Congregazione per il Clero
o Congregazione per le Chiese Orientali ( trasferimento di alcune
competenze alla Segreteria di Stato)
o Propaganda fide ( trasferimento di alcune competenze alla Segreteria
di Stato)
o Congregazione per l’educazione cattolica

17.

Novità
• Pontificio Consiglio per la promozione della nuova
evangelizzazione
o Al centro vi è la fede e la sua crisi
• Autorità di informazione finanziaria (AIF)
o Trasparenza finanziaria
[Pontificia Accademia per il Latino (sotto il Pontificio Consiglio per la
Cultura)]

18.

Caratteristiche
• A differenza dei suoi predecessori, Benedetto XVI
non ha un piano generale per una riforma
o Perché il papa ha concepito l’obiettivo del suo pontificato come un
approfondimento e uno sviluppo degli insegnamenti di Giovanni Paolo II
o Sembra che anche qui applichi il principio della riforma nella continuità

19.

Caratteristiche
• La riforma del 1967 concepisce una Curia
centralizzata sotto un papa amministratore e
burocrate (impostazione monarchica)
• questo punto di vista è anche alla base delle
riforme di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI
• MA questi 2 papi sono meno amministratori e
burocrati di Paolo VI
• QUINDI abbiamo l'origine dell’attrito all'interno della
Curia di Giovanni Paolo II e Benedetto XVI
• Il vero cambiamento nella Curia può essere visto
nelle nomine nei dicasteri
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